Risonanza Magnetica Atm
Per eseguire una Risonanza Magnetica ATM a Roma, affidati alla Dott.ssa Maria Luisa De Cicco, specializzata in Radiologia Clinica e Interventistica. Opera presso il suo studio privato e nelle migliori cliniche e centri diagnostici della Capitale.
Indice dei contenuti
- Cosa è la Risonanza Magnetica ATM
- A cosa serve la Risonanza Magnetica ATM
- Quando è indicata
- Come si esegue
- Norme di preparazione
- Quanto dura la RM dell’articolazione temporo mandibolare
- Perché è importante lo studio dinamico
- Rischi e controindicazioni
- Interpretazione del referto
- Dove fare la Risonanza Magnetica temporo mandibolare a Roma
- FAQ – Domande frequenti
Cosa è la Risonanza Magnetica ATM
La Risonanza Magnetica dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è un’indagine diagnostica per immagini non invasiva che consente di visualizzare in modo dettagliato le strutture articolari, ossee e soprattutto i tessuti molli dell’ATM. Grazie alla tecnologia a campi magnetici e onde radio, questo esame permette di ottenere immagini ad alta risoluzione senza l’uso di radiazioni ionizzanti, risultando quindi particolarmente indicato anche per pazienti giovani e per controlli ripetuti nel tempo.
L’articolazione temporo-mandibolare è una delle articolazioni più complesse del corpo umano. Collega la mandibola all’osso temporale del cranio e consente movimenti combinati di apertura, chiusura, protrusione, retrusione e lateralità della bocca. La RM dell’ATM permette di studiare in dettaglio componenti come il disco articolare, i legamenti, i muscoli masticatori e i capi ossei, offrendo una visione completa dell’apparato stomatognatico.
A cosa serve la Risonanza Magnetica ATM
La Risonanza Magnetica dell’ATM ha un ruolo fondamentale nella diagnosi delle disfunzioni temporo-mandibolari (DTM), un gruppo eterogeneo di disturbi che possono coinvolgere l’articolazione, la muscolatura masticatoria o entrambi. Tra le principali indicazioni diagnostiche troviamo:
- Valutazione del disco articolare (posizione, integrità, dislocazione);
- Identificazione di processi infiammatori o degenerativi;
- Diagnosi di artrosi ATM;
- Studio delle limitazioni funzionali e dei rumori articolari (click, scrosci);
- Analisi delle anomalie di movimento mandibolare;
- Valutazione pre-chirurgica e follow-up post-operatorio.
La RM ATM è particolarmente utile nei pazienti con sintomi persistenti, come dolore mandibolare, cefalea, rigidità masticatoria o blocco articolare, quando la clinica suggerisce un coinvolgimento articolare non evidenziabile con altri esami.
Quando è indicata
La Risonanza Magnetica ATM è indicata nei seguenti casi:
- Dolore cronico all’articolazione temporo-mandibolare o alla muscolatura correlata;
- Sospetto di dislocazione del disco articolare (con o senza riduzione);
- Limitazione all’apertura o ai movimenti mandibolari;
- Rumori articolari persistenti o nuovi (click, crepitii);
- Pre-operatorio per chirurgia ortognatica o artroscopica ATM;
- Valutazione di sospette neoplasie o lesioni traumatiche;
- Monitoraggio di patologie autoimmuni (es. artrite reumatoide).
In ambito odontoiatrico e maxillo-facciale, la RM rappresenta spesso l’esame di secondo livello dopo la visita clinica e una radiografia ortopanoramica.
Come si esegue
La Risonanza Magnetica ATM si svolge in posizione supina all’interno del tubo della risonanza. Al paziente viene posizionata una bobina specifica a livello della mandibola e possono essere richieste sequenze a bocca chiusa e a bocca aperta, per valutare la dinamica articolare.
Le sequenze più utilizzate includono immagini T1, T2 e STIR, su piani assiali, coronali e sagittali, per valutare struttura, posizione e movimento del disco articolare. In alcuni casi, si esegue uno studio dinamico con manovre controllate, che permette di osservare direttamente lo spostamento del disco durante l’apertura e chiusura della bocca.
Non è previsto l’uso di mezzo di contrasto, a meno che non vi siano sospetti di neoplasie o processi infiammatori estesi.
Norme di preparazione
La Risonanza Magnetica dell’ATM non richiede una preparazione specifica. Tuttavia, si consiglia di:
- Evitare l’assunzione di sostanze eccitanti (caffè, teina) prima dell’esame;
- Rimuovere oggetti metallici (piercing, orecchini, protesi mobili);
- Informare il radiologo di eventuali dispositivi impiantabili (pacemaker, neurostimolatori, protesi).
Quanto dura la RM dell’articolazione temporo mandibolare
La durata complessiva dell’esame varia dai 20 ai 30 minuti, a seconda del protocollo utilizzato e della necessità di acquisizioni dinamiche. In centri altamente specializzati, la tempistica è ottimizzata per massimizzare il dettaglio diagnostico riducendo i tempi di esecuzione.
Perché è importante lo studio dinamico
Lo studio dinamico è una componente fondamentale della RM ATM in quanto consente di osservare in tempo reale il comportamento del disco articolare durante il movimento mandibolare. Questa tecnica permette di:
- Diagnosticare dislocazioni anteriori con o senza riduzione;
- Valutare eventuali interferenze meccaniche nei movimenti;
- Correlare la clinica del paziente con la cinematica articolare.
Rischi e controindicazioni
La RM è un esame sicuro e privo di radiazioni ionizzanti. Tuttavia, vi sono alcune controindicazioni relative:
- Presenza di dispositivi metallici incompatibili con il campo magnetico;
- Pazienti con claustrofobia grave non gestibile;
- Stato di gravidanza (soprattutto nel primo trimestre, se non strettamente necessario)
Gli effetti collaterali sono rari e generalmente associati a reazioni ansiose o alla presenza di artefatti da movimento.
Interpretazione del referto
Il referto viene redatto da un medico radiologo esperto in diagnostica testa-collo e maxillo-facciale. Gli elementi analizzati comprendono:
- Posizione e morfologia del disco articolare;
- Integrità delle superfici ossee;
- Presenza di versamento articolare;
- Alterazioni infiammatorie o degenerative;
- Dinamica dei movimenti mandibolari.
Il referto è spesso corredato da immagini selezionate che evidenziano le alterazioni rilevate e serve come base per la valutazione clinica multidisciplinare con dentisti, ortodontisti, chirurghi maxillo-facciali e fisiatri.
Dove fare la Risonanza Magnetica temporo mandibolare a Roma
La Dott.ssa Maria Luisa De Cicco esegue la Risonanza Magnetica temporo mandibolare a Roma presso centri diagnostici e cliniche dotate di RM ad alto campo. In molti casi i tempi di attesa sono ridotti e la refertazione è rapida.
Per ottenere il massimo da questo esame, è importante affidarsi a professionisti esperti, in grado di offrire un percorso diagnostico completo, dalla valutazione clinica alla refertazione specialistica.
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Per eseguire una Risonanza Magnetica Atm a Roma
FAQ – Domande frequenti su Risonanza Magnetica ATM
Perché effettuare la RMN ATM?
La Risonanza Magnetica dell’articolazione temporo-mandibolare consente di valutare con precisione il disco articolare, i legamenti, i muscoli e la mobilità mandibolare. È indicata nei casi di dolore, blocco articolare, rumori mandibolari e sospette disfunzioni dell’ATM.
Per la Risonanza Magnetica ATM è previsto l’uso di mdc?
No, di norma la RM ATM non richiede mezzo di contrasto. L’utilizzo viene considerato solo in casi selezionati, ad esempio in presenza di sospette lesioni infiammatorie o tumorali.
Differenza tra RM ATM e ortopantomografia
L’ortopantomografia è una radiografia panoramica utile per valutare le arcate dentarie e la struttura ossea, ma non consente di analizzare i tessuti molli. La RM, invece, è indispensabile per studiare il disco articolare e la funzione dinamica dell’ATM.
Differenze tra RM ATM e TAC
La TAC è ideale per valutare con dettaglio le strutture ossee, mentre la RM è superiore nello studio dei tessuti molli, dei dischi articolari e della mobilità mandibolare. Le due metodiche sono complementari in alcuni casi clinici.
Cosa si vede con la RM dell’articolazione temporo mandibolare?
La RM ATM consente di visualizzare il disco articolare, i capi ossei, i legamenti, la capsula articolare e i muscoli masticatori, sia in condizioni statiche che dinamiche, permettendo di diagnosticare dislocazioni, artrosi, infiammazioni o alterazioni funzionali.